Cari amici di Sesto Calende,
vi comunico con grande gioia che il 4 settembre scorso sono stato ordinato diacono! È ancora vivo in me il vostro caro ricordo, ho presente persone, situazioni e confidenze che ho avuto il piacere di ricevere e che conservo come un prezioso dono del Signore. Ho conosciuto la vostra realtà, stando a stretto contatto con i vostri sacerdoti e molti dei vostri ragazzi, con alcuni dei quali custodisco ancora oggi un legame. A distanza di qualche settimana dalla mia ordinazione sento il dovere di scrivervi queste poche righe per ringraziare molti di voi che hanno pregato perché il Signore potesse compiere in me la sua volontà! Il mio cammino verso il sacerdozio non è ancora concluso, ma, ricevendo l’ordine sacro del diaconato, il Signore mi ha concesso di entrare a far parte per sempre di coloro che si pongono al servizio suo e della sua Chiesa, e questo è per me motivo di grande realizzazione, ma allo stesso tempo sento la responsabilità di questo ministero, attraverso il quale il Signore mi chiama a donare la mia vita giorno per giorno perché altri possano conoscerlo sempre più a fondo e giungere così alla pienezza della vita! In questo senso allora non mi ritengo e non posso considerarmi diacono per me stesso, ma per tutta la Chiesa! Un ministro di Dio infatti non si appartiene più ma è tutto degli altri. Questa mia vita la dono al Signore perché possa portare frutto nel quotidiano servizio ai miei fratelli di fede, un servizio che vuole essere innanzitutto spirituale, perché ciascuna persona possa cogliere il proprio incomparabile valore alla luce dell’unico Dio che ha dato la sua vita, perché anche noi l’avessimo in abbondanza. Credo davvero di dovervi ringraziare per l’esperienza fatta presso di voi nel mese di luglio del 2007 perché avete contribuito alla mia crescita umana e spirituale, che io non posso ricambiare altrimenti se non comunicandovi con gioia che sono anche vostro diacono! Cioè vostro servitore, servitore della vostra gioia, attraverso la costante preghiera per voi, per i vostri ragazzi e per i vostri sacerdoti! Vi chiedo di starmi ancora vicino pregando per me, perché possa un giorno celebrare con voi e per voi il grande rendimento di grazie dell’Eucaristia.
Con Stima, Alessandro Melis.
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