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mercoledì 13 aprile 2011

Incontro diocesano degli adolescenti


Dalle ore 15.00: IncontrADO

Momenti di incontro e ascolto in diversi luoghi della città

ore 17.00: ItinerADO
Presentazione agli educatori del nuovo Itinerario Adolescenti
presso la chiesa di Santa Maria (Piazza Santa Maria)

ore 18.00: Veglia di preghiera con l'Arcivescovo
presso Piazza San Giovanni

ore 19.00: prevista conclusione

È Busto Arsizio la sede del prossimo incontro diocesano adolescenti che si svolgerà domenica 17 aprile, all’inizio della Settimana santa.

Sarà un pomeriggio intenso vissuto nel dialogo con le diverse realtà che, nella città di Busto, vivono l’esperienza della carità e della missionarietà, dell’attenzione ai deboli e ai poveri e che manifestano il volto vivo della Chiesa che, là dove vive e opera, si sforza di incarnare il vangelo delle beatitudini.
Gli adolescenti si confronteranno con persone che dimostrano di essere discepoli del Signore nella vita di tutti i giorni, proprio mettendo in pratica il comandamento dell’amore.

Una testimonianza di vita la daranno gli stessi adolescenti che prima percorreranno Busto Arsizio in lungo e in largo, dimostrando di «esserci», e poi si concentreranno nel centro della città per l’evento culminante della Veglia di preghiera in piazza San Giovanni con il Cardinale.

Il dialogo festoso e intenso fra l’Arcivescovo e gli adolescenti, alla luce della Parola di Dio e in un clima di fraternità, è il cuore dell’Incontro diocesano e, oltre ad esprimere un senso di gratitudine e affetto, segna un legame forte, dentro una dimensione ecclesiale di fede che indica freschezza e novità ed è segno di speranza per il domani.

«Beati…»: Gesù inizia così il «discorso della montagna», quello che rivolge ai suoi discepoli, saliti per ascoltare Lui, il Maestro.

Mettere in pratica le beatitudini è il primo compito di coloro che vogliono seguire il Signore ed è anche la condizione che indica il “fine” della nostra sequela, che ci dice la meta di un cammino possibile, anche se di gran lunga controcorrente . Chi le ascolta sente la gioia e la responsabilità di voler prendere parte a quello che è il «progetto» di una vita nuova sia «per me» che «per gli altri».

Questo «discorso» non può rimanere estraneo a nessuno dei cristiani e tanto meno ai più giovani che stanno cercando di impostare la loro vita, di darne un senso e una direzione o almeno dovrebbero essere continuamente e serenamente sollecitati a farlo.
Vivere le beatitudini dunque è possibile anche per gli adolescenti , anzi per ciascun adolescente, accompagnato a riscoprire personalmente l’incontro vivo con il Signore Gesù.

Ecco perché il titolo del prossimo Incontro diocesano adolescenti gioca con le parole e, provocatoriamente, si può leggere in due modi (ma sempre al singolare!): «Beato» o «Beado».

La chiave per leggere la parola in modo corretto sta nella Croce, il segno distintivo dei cristiani, il “passaggio” doveroso perché il mondo descritto dalle beatitudini divenga «realtà» nella vita di ciascuno e sia condiviso anche con il «prossimo», dentro la realizzazione del comandamento dell’amore che conduce alla santità.

Crediamo che le beatitudini possono essere uno «stile di vita» anche a 15, 16 o 17 anni , dentro un cammino di fraternità che si sperimentanella Chiesa, grazie al sostegno dei più grandi che hanno il coraggio di farsi imitatori dell’Unico Maestro.

Èla scommessa che vogliamo annunciare agli adolescenti in preparazione e durante l’Incontro diocesano della Domenica delle Palme.
La Croce è il «paradosso» che rispecchia nel concreto la logica del Vangelo e conduce ciascuno alla gioia di un cuore «pacificato» con se stesso e con gli altri, la beatitudine appunto!

Per questo l’Incontro diocesano può essere anche l’occasione di «lancio» per vivere con intensità - e con il proposito di «starci» - i giorni della Settimana santa nella propria comunità.

A contatto con la Passione del Signore anche gli adolescenti possono essere invitati a «rovesciare» quelle convinzioni o quegliatteggiamenti che sono lontani dalla dimensione del dono di se stessiper il bene di tutti.
 




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