Certo è che all’inizio di gennaio, durante la riunione per
l’organizzazione del Carnevale 2013, nessuno dei presenti avrebbe mai
pensato ad un pomeriggio straordinario come quello che abbiamo vissuto
domenica 10 febbraio. Sì, straordinario e ora vi dico perché. Il tema
dell’Isola del Tesoro con il coinvolgimento di pirati, naufraghi e bucanieri ci
ha consentito di lavorare su un tema dove far esplodere la nostra creatività
senza però doversi inventare nulla di troppo fantasioso, in fondo i pirati sono
pirati e la nave è la nave, cosa c’è di straordinario? C’è che Luciano
ed Eugenio hanno passato ore e ore per realizzare i carri negli angusti e
freddi spazi dell’oratorio in Abbazia. C’è che Andrea ci ha regalato un po’
della sua arte e del suo tempo per trasformare un carro in corvetta, e che
Massimo ha garantito un apporto di sicurezza… C’è che le sarte di Mercallo
hanno realizzato fantastici abiti da pirati (ma lo avete visto il don
Alessandro?) e che Ornella ha come di consueto confezionato un signor abito per
il Capitano don Roberto. C’è che in molti hanno contribuito a realizzare il
tesoro creando una zecca di dobloni, zecchini e scudi… C’è chi ha servito
invitanti salamelle e le immancabili caramelle. Ma straordinario è che, con
pochi mezzi e tanta passione, anche quest’anno questa festa grazie al dono di
molti ha regalato a tutti sorrisi e simpatia. Straordinario è che, anche
se per poche ore, l’oratorio è diventato un’esperienza divertente e
coinvolgente. Perché l’oratorio non è un’isola ma un tesoro che attende di
essere scoperto e riscoperto perché se lo vogliamo sa arricchire di sorrisi,
simpatia e gioia, non solo a Carnevale.
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