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venerdì 28 dicembre 2012

Una colossale giornata

Si parte! Fait partie! Është pjesë! Apotelei meros! We're ready! Dalis! Behoort! Jest częscia! Este parte! Ist Teil!
Finalmente si parte! Alcuni genitori vengono a salutarci nel cortile dell'Oratorio e, quasi in orario, saliamo sui nostri mezzi destinazione Roma. Ma poiché crediamo che questa esperienza non è solo una nostra iniziativa ma è espressione della Comunità Cristiana, andiamo a salutare il nostro Parroco. Don Luigi ci accoglie e ci regala due panettoni e un sacchetto di cioccolatini ma soprattutto la sua benedizione. Adesso possiamo veramente partire.
Stando al Tom Tom dovremmo arrivare a Roma alle 4. Il viaggio fino a Bologna scorre veloce e tranquillo. Gli autisti si dimostrano svegli nonostante sia quasi mezzanotte. La sosta necessaria decreta anche la fine dei giochi sul pulmino mentre sull'auto inizia un confronto di carattere culturale: si passa così da quesiti di storia a geografia passando da grammatica Italiana ed educazione civica. Alle 4 siamo alle porte di Roma. Il Tom Tom aveva ragione. Ci fermiamo così per una sosta più prolungata per dormire. Ripartiamo alle 6 e alle 7 siamo all'Istituto Santa Maria in viale Manzoni 5. Non ci crederete: siamo i primi!!!

Ci accoglie frere John che ci invita a seguirlo e inizia quella che sarà una vera epopea: l'accoglienza! Prima di partire abbiamo creato un contatto con un'associazione di Roma grazie all'interessamento della nostra amica Carla. Subito ci informano di essere al corrente della nostra situazione. Saliamo nelle sale predisposte per le informazioni e la distribuzione del materiale. La giovane incaricata, in un italiano alquanto sgrammaticato, ci fa intuire che avremo qualche problema. Così aspettiamo che ci venga riconosciuta la parrocchia di appartenenza ma, ahimè, lasciamo l'istituto senza i fogli siglati con il codice distintivo della stessa. Scopriamo che la parrocchia San Martino vicino all'Istituto non corrisponde a quella che ci è stata indicata. Torniamo all'istituto e mandiamo Matteo (pensando che avranno almeno timore della sua stazza!) a recuperare i fogli ma purtroppo gli consegnano i fogli sbagliati. Don Roberto allora va a cercare il frere responsabile dell'accoglienza che dopo una prolungata attesa gli consegna la destinazione agognata, pur non fornendo fogli a sufficienza per tutti gli iscritti. Ci dirigiamo verso la parrocchia di San Silvestro e San Martino ai Monti. Scopriamo che è affidata alla comunità dei Padri Carmelitani.
Ci vengono incontro alcuni giovani frati che indossano parrucche colorate e improvvisano balletti e piccoli sketch. Nel bar della parrocchia possiamo consumare una discreta colazione: caffè, the, biscotti, tortine e cioccolato. Tutto sembra perfetto ma... Il frate incaricato dell'accoglienza ci dice che non può registrare tutti i 18 del gruppo perché mancano 3 fogli. Don Roberto cerca di spiegare che in realtà non sono necessari e che basterebbe chiamare la sede dell'accoglienza per illustrare l'accaduto, stante il fatto che tutti abbiamo già l'alloggio. Ma la burocrazia anche qui ci rende un cattivo servizio, così Marco e Chiara sono costretti a tornare in viale Manzoni e recuperare quanto è certamente inutile ma inspiegabilmente diventato così essenziale. Nel frattempo ci raggiunge don Giovanni, il sacerdote assistente del COR (Centro Oratori Romani) responsabile del luogo dove saremo alloggiati. Ci appare subito simpatico e disponibile, così non ci stupiamo quando ci accompagna alla casa e ci dedica parecchio tempo. Scopriamo di avere a disposizione una saletta per le ragazze e una per i maschi, due bagni, una doccia al coperto e una all'aperto. Ma come? Ma non è inverno? Si, ma qui oggi ci sono 15 gradi. In realtà il freddo si fa sentire, soprattutto quando siamo fermi e siamo all'ombra, ma un cielo così punteggiato da gabbiani e da un azzurro intenso ci fa pensare a un anticipo di primavera. La fame si fa sentire e ci dirigiamo verso due locali segnalatici dal nostro amico don Giovanni. La segnalazione si rivela davvero centrata e così gustiamo un ottimo panino con porchetta, pomodori secchi e cicoria oppure prosciutto, mozzarella e zucchine; ma il Polvere di Stelle ha sicuramente altri menù da scoprire. Irresistibile il passaggio nella pasticceria Ciuri Ciuri. Così Gibbo, Luca, Chiara, Silvia, Marco, Andrea si rinfrancano con uno spettacolare cannolo siciliano.
Iniziamo il nostro tour romano. Siamo alloggiati in una zona straordinariamente bella, così in pochi minuti siamo al cospetto del maestoso Colosseo. Foto di rito, qualche domanda di storia e poi raggiungiamo la chiesa di San Clemente, una delle più antiche di Roma sorta sulle vestigia di un mitriale, luogo di culto intitolato al dio Mitra, divinità di origine ellenistica accolta dalla cultura romana. Don Roberto ci propone poi la visita a un luogo originale e inedito: santo Stefano Rotondo, chiesa a sezione circolare con iscritta una pianta a croce greca. Saliamo sul Celio nella speranza di vedere il tramonto sull'anfiteatro Flavio. Entriamo nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, dove è sepolto San Paolo della Croce. La chiesa infatti è affidata ai padri passionisti.
Ritorniamo verso casa anche perché aspettiamo che ci raggiungano gli ultimi cinque amici, partiti nel primo pomeriggio con il treno. Che festa quando li vediamo sbucare dalla stazione del metro a Cavour. Sistemazione e poi torniamo alla chiesa di San Martino (così ci era stato detto) per avvisare del loro arrivo. Il colloquio con il solito frate ci crea qualche difficoltà ma finalmente tutto si aggiusta. Mandiamo Chiara, Marika, Capen e Carlo a fare la spesa per la colazione di domani. Ora che il gruppo si organizza si fa tardi, così non riusciamo a partire prima delle 19.10. Il luogo della preghiera di questa sera è la basilica a noi più vicina, Santa Maria Maggiore ma quando arriviamo alle chiesa scopriamo che non fanno entrare più alcuno. Dopo un po' di irritazione andiamo a prendere la metropolitana che ci porta a San Giovanni in Laterano. Facciamo in tempo ad ascoltare la meditazione di frere Alois. Terminata la preghiera torniamo verso casa e consumiamo il cibo che ci è stato consegnato al mattino. Qualcuno torna a scegliere un panino al "Polvere di stelle" e Gibbo torna a fare un giro al "Ciuri Ciuri". Le forze ci abbandonano. Mollemente arriviamo al COR. Nella chiesa attigua ci troviamo per un breve momento di preghiera, qualche avviso e, per chi vuole, la celebrazione dell'Eucaristia. Don Roberto invita a ringraziare e a non dare per scontato il momento che stiamo vivendo. Non lo diciamo ad alta voce, ma la sensazione che sicuramente è in ciascuno di noi è quella di aver vissuto una giornata davvero colossale.

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