venerdì 21 aprile 2017

IL CRISTIANESIMO: GRAZIA E SORPRESA

Riportiamo la testimonianza di un'educatrice che ha guidato i nostri tipi loschi di terza media nel loro pellegrinaggio a Roma per vivere la professione di fede.

Dal 17 al 19 aprile, noi educatori e ragazzi di terza media, insieme agli amici del nostro decanato abbiamo vissuto tre giorni di pellegrinaggio a Roma. Sono sono stati  giorni pieni di preghiera, fraternità e amore. Eravamo 95 ragazzi, tutti pronti a metterci in gioco e ad affrontare questi giorni nel miglior modo possibile. Questo pellegrinaggio è stato basato sulle "3 F" che don Giorgio ci ha indicato nella prima Messa celebrata in Santa Maria Maggiore: Fede, Fraternità e FrancescoLa Fede è ciò che ci unisce a Dio, la Fraternità ciò che ci permette di vivere insieme con serenità e amore e Papa Francesco è la nostra prima guida da ascoltare e amare. 
Abbiamo passeggiato molto per le vie di Roma incontrando molti altri gruppi di preadolescenti che, come noi, si erano radunati per partecipare a questi tre giorni. Il momento più atteso è stato Mercoledì 19 aprile quando ci siamo recati in piazza San Pietro per l'udienza con il Papa nella quale come sempre ha tenuto una breve catechesi. È stato il momento che più ci ha colpiti ed eravamo in tantissimi: ragazzi, giovani, adulti e bambini tutti radunati ad  aspettare l'arrivo del Papa, con il cuore aperto e gli occhi pieni di gioia, pronti ad ascoltare ciò che lui ci diceva. "Se noi sorridiamo è perché Gesù è vivo con noi ed è qui in piazza insieme a noi" ha detto il Santo Padre che ci ha trasmesso l'importanza di Dio nella nostra vita e sopratutto ciò che Lui può fare anche nei momenti più difficili. Il nocciolo della catechesi del Papa è stato che il cristianesimo è Grazia e Sorpresa, ed ognuno di noi, quindi, deve avere un cuore aperto allo stupore! Finita l'udienza del Papa, i nostri ragazzi di terza media, hanno ricevuto la consegna della croce come ultima tappa della loro Professione di Fede e  come conclusione del nostro pellegrinaggio breve ma intenso. 
A casa ci portiamo un bagaglio pieno di emozioni, di scoperte, di gioie e di fatiche ma anche la consapevolezza della bellezza e della gioia che c'è in ognuno di noi.

Sara Bombelli 



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