I nostri adolescenti hanno partecipato
con altri 2500 coetanei ad un evento ecclesiale di grande intensità: la notte
bianca della fede a Verona! Gli Spiriti del Sole sono stati invitati a scoprire
la Gioia della Fede e a comunicarla! Tanti gli insegnamenti ricevuti e le
emozioni provate. Riportiamo la cronaca di due educatori.
«Davvero? Davvero cosa? Davvero è
risorto?». Per rispondere a questa domanda gli adolescenti degli oratori di Sesto e
Mercallo, con gli amici del decanato, hanno partecipato alla Notte Bianca di
Verona. Tutto ha avuto inizio sabato mattina a Venezia, dove i nostri
ragazzi hanno potuto nutrire gli occhi con la visita della città e il
cuore con la testimonianza di Fra Nilo, cappellano del carcere della Giudecca,
che ha fatto capire loro il valore della rieducazione dei carcerati
sull'esempio del Vangelo. Il viaggio è continuato poi verso Verona dove i
ragazzi hanno potuto conoscere la realtà della Ronda della Carità, ovvero un
gruppo di volontari che ogni notte, da 22 anni, distribuisce pasti e coperte ai
bisognosi della città. La risposta alla domanda iniziale, è stata data la sera
del secondo giorno, ovvero durante la Notte Bianca della Fede, fulcro
fondamentale del nostro pellegrinaggio. Attraverso un percorso guidato nelle
chiese di Verona gli Spiriti del Sole, insieme ad altri 2500 ragazzi, hanno
ricevuto 7 segni: luce, fuoco, croce, parola, battesimo, missione e pane. E
attraverso queste tappe, hanno potuto sperimentare il messaggio di Papa
Francesco che invita sempre ad essere Chiesa in uscita, con la possibilità
anche di distribuire ai passanti messaggi evangelici. Il pellegrinaggio si è
concluso con un momento di fraternità e condivisione con tutti i nuovi 2500
"amici" attraverso la Messa presieduta dal vescovo Pierantonio
Tremolada che ci ha spronato a non fermarci al semplice buon
esempio ma a dare testimonianza di un Altro: Cristo Risorto.
E vi chiederete: come saranno tornati?
Con una certezza: "Hai amato noi oltre ogni limite! Camminiamo sui passi Tuoi,
niente ci ferma ormai!".
Carlotta Mainetti e Jacopo Pavan
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