Ci svegliamo presto questa mattina perché ci attende un appuntamento importante: l'incontro con il Papa! Dopo la colazione, caricati i bagagli, ci immergiamo nel traffico romano: la strada che porta in piazza San Pietro è lunga. C'è chi ne approfitta per riposarsi ancora un po', chi legge, chi canta, chi gioca! Sappiamo che sarà una giornata speciale, anche se il tempo sembra non aiutarci: piove e il cielo è grigio! Ringraziamo il Signore affidandogli questo giorno e arriviamo in piazza San Pietro. Già percorrendo Via della Conciliazione ci accorgiamo che c'è tantissima gente ad attendere il Papa; intuiamo così che non sarà facile trovare un posto favorevole a una buona visuale e a un clima di preghiera. Superiamo i primi controlli e veniamo bloccati! Qualcuno di noi spera di andare oltre. Dai maxischermi, alle 10.00 in punto, scorgiamo la papamobile immergersi nella folla accompagnata dalle grida festose delle migliaia di pellegrini presenti. Ci chiediamo se, pur essendo così lontani, passerà anche vicino alle transenne che ci hanno impedito di andare oltre. Seguiamo il percorso del Santo Padre e prepariamo macchine fotografiche e i foulard gialli! Ecco arrivare! È una gioia vederlo a pochi metri di distanza, un'emozione forte e indescrivibile. Qualcuno di noi sorride, altri urlano di gioia, sventolano i
foulard, a qualcuno tremano le gambe, c'è chi è incredulo e riesce a fare una fotografia per immortalare questo momento! Inizia la preghiera e il silenzio invade piazza San Pietro. Papa Francesco si sofferma in particolare su una domanda presente nel Vangelo e che fa ripetere per sei volte a tutta la folla: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo?"; ci invita ad aprirci alla Buona Notizia, a non chiuderci nel nostro egoismo, a fare affidamento al Signore Gesù. Non dà per scontato che sia facile seguire il Signore, anzi: ricorda che "Non è facile essere aperti a Gesù. Non è scontato accettare la vita del Risorto e la sua presenza in mezzo a noi", per questo quella domanda deve continuamente risuonare in noi. Ci pone una domanda che sicuramente non ci lascerà indifferenti: "Quale rotta seguo per incontrare il Cristo? Lui sarà sempre vicino a noi per correggere la rotta se abbiamo sbagliato". Il monito è quello di uscire dalla nostra tristezza e di aprirci alla speranza e alla gioia, diventando testimoni del Vangelo.
Al termine dell'incontro, ci dirigiamo al punto di ritrovo con il nostro pullman. È quasi ora di riprendere la strada di casa, ma prima facciamo una sosta a San Giovanni in Laterano, madre di tutte le chiese. C'è il tempo per la visita, ma la fame ci impedisce di ammirare con interesse questo altro capolavoro della Capitale. Il secondo momento più atteso della giornata è arrivato: è l'ora di pranzare! Fuori dalla Basilica, accampati sui gradini, consumiamo il nostro pranzo al sacco, approfittiamo per sgranchire le gambe, per accogliere qualche timido raggio di sole e per andare in bagno. Alle 14.00, dopo aver osservato solamente da fuori a causa dell'orario di chiusura la Scala Santa, saliamo sul pullman: direzione Sesto Calende! Il viaggio è per noi un'altra occasione di amicizia, condivisione, chiacchiere e divertimento! Dopo due soste alle aree di servizio, alle 22.30 arriviamo al piazzale dell'Abbazia dove ad accoglierci ci sono i nostri famigliari.
Tra un sorriso, un grazie sincero, un abbraccio e un "
Ci vediamo presto" ci salutiamo e ognuno di noi riprende la via di casa. Siamo stanchi, il viaggio è stato lungo, ma contenti di queste tre giornate di condivisione e di semplicità!
Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuti con la stima e la preghiera!