venerdì 4 luglio 2014

Scarpinata al Rifugio Arp e festa finale


Finalmente una sveglia con il sole! Colazione, zaino in spalla e via col pulmino alla volta di Estoul, punto di partenza per una nuova scarpinata, questa volta accompagnati da una guida d'eccezione...Don Luigi, che arruola dodici escursionisti più  o meno convinti di intraprendere questa nuova avventura.

La fila indiana ben presto si disperde in piccoli gruppi: alcuni procedono a passo spedito, costante e regolare, altri arrancano nel tentativo di mettere un passo dopo l'altro, altri ancora, infine, cercano incessantemente di motivare questi ultimi a continuare la marcia, approfittando per fare foto ad un panorama a dir poco emozionante (vista con Monte Bianco e Cervino compresa) e a distese di genziane e altri fiori colorati che tappezzano i prati lungo il sentiero.
Non è mancato l'incontro con la neve, in alcuni tratti addirittura di color rosa, e un' irrinunciabile tentativo di giocare a palle di neve!
Il Rifugio Arp è davanti a noi, ma manca ancora un po' di strada, tutta in salitissima, prima di raggiungerlo! I nostri eroi non si danno per vinti e riescono a raggiungere la meta proprio all' ora di pranzo.
Dopo aver divorato le provviste, un gruppo di temerari prosegue il cammino verso il Lago della Valle Fredda, sempre capitanati dai nostri don, mentre un altro gruppetto si ferma nelle vicinanze del rifugio a costruire dighe e a scovar marmotte.
Al lago non manca la possibilità di giocare ancora un po'  sulla neve, con scivolate e rotolate da un piccolo pendio e la conseguente messa al sole di scarponi e pantaloni completamente bagnati.
La via del ritorno è accompagnata da un sole cocente e rovente, ma la discesa si rivela essere anche un piacevole distensivo momento di chiacchierate e confidenze.
Arrivati al parcheggio troviamo ad attenderci...un elicottero! Eravamo quasi convinti di chiedere un passaggio per evitare l'attesa del pulmino, ma scopriamo che l'elicottero in questione trasporta solo materiale per costruire strutture antivento in alta montagna, al fine di evitare spostamenti di neve e valanghe su Gressoney.
Una volta "docciati e cenati" e la celebrazione della Santa Messa  in onore di San Tommaso, arriva il momento tanto atteso della serata finale, durante la quale i nostri bambini danno il meglio di loro stessi per trascorrere un gioioso momento in amicizia e allegria.
Non manca la tradizionale distribuzione delle fasce di "Miss... Mister..." dove ad ognuno viene ironicamente assegnato un soprannome, corrispondente ai tratti personali più  simpatici emersi nel corso di questi cinque giorni.
Concludiamo la nostra festa con l'inno dell' oratorio estivo, la recita del Padre Nostro e il ringraziamento per questi giorni di gioia e condivisione.
Domani si torna casa!

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