sabato 26 gennaio 2019
sabato 19 gennaio 2019
mercoledì 16 gennaio 2019
UNA VITA SPERICOLATA: I PREADO A BRUSSON
Riportiamo di seguito la testimonianza di Elisa, una giovanissima educatrice, che per la prima volta ha accompagnato i preadolescenti a Brusson per vivere la loro esperienza comunitaria sulla neve.
Mi
chiamo Elisa e questo è il mio primo anno da educatrice dei Tipi Loschi.
Dal 27 al 30 dicembre è stata proposta
una vacanza a Brusson ai Preado, i quali hanno accolto l’esperienza con enorme
entusiasmo. Inizialmente ero molto spaventata dall'idea di partire e
accompagnare un gruppo così numeroso di ragazzi, sia perché non pensavo che mi
avrebbero accolto in modo tanto caloroso, sia perché avevo paura di non
riuscire a trasmettere loro tutto quello che meritavano. Al contrario, le
giornate a Brusson sono passate così velocemente tra risate, allegria e
divertimento che nessuno di noi alla fine voleva tornare a casa.
Il
tema scelto da noi Edu è stato: “UNA
VITA SPERICOLATA”. Ci è sembrato fin da subito importantissimo far capire ai
ragazzi che sono originali, che ognuno di loro ha una propria particolarità e
che non è necessario seguire la massa per essere apprezzati. Certo, non è
sempre facile star dietro Gesù e scegliere una vita umile ed essenziale,
vissuta al servizio degli altri, ma la vera gioia sta nel donare e questo è
risultato subito chiaro dopo un’esperienza così!
Durante
i momenti di riflessione, noi Edu abbiamo preparato delle testimonianze
personali, in modo che i ragazzi potessero avere degli esempi davanti e che
fosse più facile per loro cercare di attuare i consigli forniti nei momenti di
preghiera.
Nelle
esperienze come questa è fondamentale che ci sia fiducia reciproca, soprattutto
tra ragazzi ed educatori, e questo obiettivo l’abbiamo raggiunto alla grande.
Sono stati quattro giorni stupendi, che
ci hanno permesso di crescere e di maturare, oltre che di instaurare legami con
persone che ci saranno per sempre e saranno disposte ad aiutarci in ogni
momento della nostra vita.
È
stato emozionante vedere quanto i ragazzi facciano affidamento su di noi. Hanno
deciso di aprirci completamente il loro cuore, lasciarci una parte di loro che
noi abbiamo il dovere di coltivare e trattare con cura. Come fratelli e sorelle
maggiori, noi Edu abbiamo cercato di consigliarli e dar loro le nostre opinioni
su ciò che loro ci confidavano, sempre con estrema dolcezza e comprensione. Mi
risulta difficile anche solo spiegare il legame che si crea in queste
esperienze, il clima di affetto e di unione che riempie le sale della casa di
Brusson, proprio come se fosse una seconda grande famiglia pronta ad accettarti
così come sei. Quello che so è che è bellissimo vedere i ragazzi, a fine
giornata, con gli occhi luminosi e pieni di gioia perché sono stati bene e li
hai resi felici. È lì che si capisce cosa significa amare davvero, donarsi per
qualcuno. Lo capisci quando vai a letto stanco morto, distrutto dopo una
giornata sulla neve e con le ossa un po’ a pezzi, ma non ci fai neanche caso
perché provi una sensazione di pienezza e, se ascolti bene, senti un po’ il tuo
cuore che ride.
Elisa
Soldati
martedì 15 gennaio 2019
SOLO L’AMORE CREA: GLI ADO A MONACO DI BAVIERA
Riportiamo di seguito la testimonianza di una ragazza che dal 2 al 5 gennaio con altri adolescenti ha partecipato all'esperienza comunitaria a Monaco di Baviera prendendo spunto dalla figura e dalle parole di un grande testimone della fede dei nostri tempi: san Massimiliano Kolbe.
Tanti ragazzi che vogliono
raggiungere i propri desideri, i loro educatori e il don che sono sempre
disponibili ad aiutarli a toccare la loro stella (ringrazio tantissimo ognuno
di loro): una bella compagnia per vivere una magnifica esperienza in quel di
Monaco di Baviera. L'arte, la bellezza ammirata con gli amici, le tradizioni e
i tipici monumenti che riempiono la città non sono cosa da poco, ma nonostante
questo il momento che più ci ha emozionati è stato la visita al campo di
concentramento di Dachau.
È difficile descrivere e
anche solo immaginare la sofferenza che in molti, troppi, hanno vissuto in
questo luogo: una sofferenza dovuta al male, all'odio, al disprezzo e
all'insulto verso persone ricche di valori e dalle diverse sfumature culturali.
Eppure, anche dentro a un inferno del genere, creato dall'uomo stesso verso i
suoi simili, qualcuno ha trovato la forza e la speranza per resistere, per
portare il Vangelo, per cercare e creare un po' di paradiso. Tutto questo
grazie all'amore, perché "Solo l'Amore crea" e Santo padre
Massimiliano Kolbe, che è stato la figura di riferimento durante l'esperienza,
lo aveva capito benissimo e ce lo ha trasmesso.
È davvero toccante vedere le
basi delle baracche che sorgevano lungo la via centrale del campo; entrare
nella camera a gas, dove tantissimi esseri umani hanno perso la vita, fa
rabbrividire e la stanza dei forni crematori mette soggezione. È in luoghi come
questi, così pieni di morte, che si comprendono l'importanza e il valore della
vita. Di Dachau mi hanno colpito due cose in particolare: la desolazione e il
sole. Ho subito pensato che il sole pallido, "freddo", nascosto dalle
nuvole sopra il campo di concentramento deve essere l'esatto opposto del sole
caldo, colorato e luminoso che è il simbolo di noi ragazzi che abbiamo scelto
di fare gli animatori (gli Spiriti del Sole, appunto!).
Per quanto riguarda la
desolazione che regna sovrana in questo luogo dalla terribile storia, dirò solo
una cosa: la paura che è stata provata in passato, ora è cambiata. Entrando nel
campo di concentramento di Dachau io ho avuto paura del vuoto che c'è lì e del
vuoto che potrebbe rimanere nei cuori della gente se fatti disastrosi, disumani
e spietati come guerre, deportazioni e uccisioni dovessero essere dimenticati.
"È avvenuto, quindi potrebbe accadere di nuovo" ci ricorda Primo Levi
e ognuno di noi sa che l'indifferenza è il contrario dell'amore: la prima
distrugge, il secondo crea. Ma bisogna lasciare spazio all'amore, affinché
possa creare dei pezzi di paradiso anche in noi.
Giuditta Astrid Meneguzzo
Iscriviti a:
Post (Atom)
Post più popolari
-
Riportiamo di seguito la testimonianza di Elisa, una giovanissima educatrice, che per la prima volta ha accompagnato i preadolescenti a Brus...
-
DON ALESSANDRO E' INVIATO A SESTO CALENDE Il Cardinale Dionigi ha mandato il nostro don Alessandro Suma a Sesto Calende (Varese) a servi...
-
Da qualche anno la Polisportiva Sant'Agostino è impegnata anche nel tennis tavolo. Ci sono squadre inserite nel calendario del CSI e squ...
-
Ciao a tutti. Ecco il FarOratorio del 3 ottobre 2010. Ormai non è più un mistero il nome del diacono che l'Arcivescovo ha regalato alla ...
-
Traffiume Rosa vs. Pol. Sant'Agostino DOMENICA 27 NOVEMBRE Una fredda e lontana trasferta attende le ragazze della Polisportiva: dest...