mercoledì 16 ottobre 2019

L’IMPORTANZA DEL PADRINO E DELLA MADRINA

In occasione della Cresima dei nostri ragazzi (quest’anno ce ne sono 140 tra prima e seconda media in virtù dei nuovi percorsi d’iniziazione cristiana) è stato fatto un incontro esclusivamente per i padrini e le madrine. 
Relatore d’eccezione don Corrado dei Padri di Nazareth che con la sua simpatia e capacità di intrattenere l’assemblea ha ricordato e spiegato quello che deve essere il ruolo del padrino e della madrina.
L’incontro è iniziato pregando il bellissimo Salmo 121 e dopo la lettura, chi voleva ripeteva un versetto che lo aveva particolarmente colpito o che non aveva capito. Questo ha fatto si che si creasse un clima familiare e raccolto, nonostante la sala fosse gremita di gente.
Il salmo 121 ripete spesso la parola “custode” e  ricorda ai fedeli che Dio li protegge e li guida per le strade difficili. Anche il padrino e la madrina guidano e custodiscono il cresimato. Lo guidano e lo sostengono, al fianco dei genitori, nell'educazione alla vita cristiana. Come? Semplicemente con la loro testimonianza di vita e di fede attraverso  la quale i cresimati si potranno rapportare per avere un sostegno spirituale. 
Oggi si è un po’ perso il significato di questa figura ma quello del padrino e della madrina è un compito importante: essere custodi dei ragazzi loro affidati e guida nei momenti di difficoltà. I nostri ragazzi, nonostante le paure e le fragilità,  sono in grado di capire e di scegliere, non dobbiamo pensare che siano troppo piccoli. Sono in grado di confermare la loro fede e adesione a Cristo. I padrini, al loro fianco, sono una guida preziosa.
Don Corrado ha parlato anche della difficoltà che hanno oggi i ragazzi, ma anche gli adulti, ad andare a messa, specialmente dopo la Cresima e ha lanciato un invito che va bene per tutti, qualunque sia l’età. Ha fatto questo esempio: “Quando vado a una festa non mi prendo tutta la torta, ne mangio una fetta. Così dalla Messa non devo pretendere di portare via tutto, basta anche una piccola parte, quella che ha parlato al mio cuore, che mi ha colpito e me la gusto, me la custodisco dentro”.
Per far questo ci vuole soprattutto una buona capacità di ascolto che va coltivata e testimoniata.
Ringraziamo don Corrado per la serata, per l’incoraggiamento e il sostegno che ha dato ai padrini e alle madrine. Certamente li ha fatti riflettere e li ha resi più consapevoli del compito loro affidato.

Una catechista


domenica 6 ottobre 2019

ESSERE MAMMA DI UN TIPO LOSCO

Perché una mamma dovrebbe incoraggiare queste esperienze per i propri figli? Non è vero che “devono decidere loro”, perché finché si può è giusto invitare a Cammini positivi in un clima sociale sempre più allarmante dove l’emergenza educativa sta assumendo dimensioni davvero preoccupanti.

Finalmente! Finita la cresima! Prima un figlio poi l’altra… ora basta impegni del catechismo, riunioni, gite, messaggi di don Giorgio… siamo liberi!
E invece no, non passa neanche una settimana che i messaggi di don Giorgio ricominciano. In effetti avevamo già sentito parlare di questi TIPI LOSCHI. Si inizia con una pizzata il venerdì sera. Ci mancava pure questa! La sera più bella della settimana, in cui finalmente ci si rilassa in famiglia, ci si mettono i TIPI LOSCHI a scombinarci i piani! Portali giù, vai a prenderli (non tardi è vero, alle 22,  ma a quell’ora potresti già essere in pigiama). Quasi tutti i venerdì… poi Assisi, Roma, la montagna a Natale (già, pure le vacanze di Natale!) la montagna d’estate... Siamo ormai alle scuole medie… le elementari sono davvero volate! Per noi genitori questi sono gli anni più difficili: le prime uscite, le prime richieste di libertà, le prime ribellioni…  E’ proprio vero il detto: “Figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi”, ma lo capisci solo quando ci sei dentro, quando arrivano davvero i problemi dei preadolescenti. Ma guarda caso, nello stesso momento arrivano i TIPI LOSCHI.
Se ci pensiamo bene, i nostri figli in oratorio trovano educatori e sacerdoti pronti ad ascoltarli in modo diverso da come possiamo fare noi genitori. Trovano un gruppo di amici per le prime uscite del venerdì sera: un gruppo di amici che giocano, vanno al bowling, mangiano la pizza e pregano. Proprio così! pregano  e costruiscono qualcosa insieme. Condividono valori, momenti intensi (che a volte, quando hanno voglia, ti raccontano). I nostri figli crescono, ma crescono insieme e imparano, anche divertendosi, qual è il senso vero della Vita!
E’ vero,  a volte è un sacrifico uscire il venerdì sera, è un sacrificio quella spesa in più per la vacanza ma ne vale davvero la pena.  I TIPI LOSCHI certo non fanno miracoli, ma aiutano noi  e i nostri figli in questi anni così difficili… 
Trasmettete ai vostri figli il vostro entusiasmo per questo cammino, accompagnateli agli incontri anche se siete stanchi (magari accordandovi con altre famiglie), incoraggiateli se sono magari svogliati e preferirebbero stare a casa. Aiutateli a non arrendersi in questo percorso che li renderà più forti, più liberi e meno conformisti! Un cammino che li farà crescere certo come cristiani, ma soprattutto come uomini e donne.
In fondo noi genitori non chiediamo altro… che i nostri figli diventino persone autentiche e trovino la felicità: sicuramente questa è la strada migliore per arrivarci!

Chiara Mazzoleni



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