giovedì 29 ottobre 2020

LA CRESIMA, ORA SIAMO PRONTI PER PARTIRE

Riportiamo di seguito la testimonianza di una catechista che ha accompagnato i propri ragazzi alla Santa Cresima. Un bel resoconto di emozioni e sentimenti che interpreta anche la gioia delle altre catechiste dopo quattro anni di cammino insieme. 

Con i ragazzi del 2009 è stato fatto un bel percorso di quattro anni attuato con la proposta del nuovo itinerario cristiano “Con Te!”: il primo anno i ragazzi si sono scoperti “Figli”, il secondo anno “Discepoli”, il terzo anno “Amici” e il quarto anno “Cristiani”. Questo percorso è sviluppato in Tappe che non sono da considerare come una linea di cui conosciamo l’inizio e la fine ma piuttosto uno spazio da esplorare e da abitare. Un reale cammino da compiere assieme.

Giungendo all’ultimo anno i ragazzi possono riconoscersi come veri cristiani, “cristiani adulti”, appartenenti a Gesù Cristo e alla Chiesa. Col sacramento della Cresima i ragazzi accolgono il dono dello Spirito Santo diventando così parte viva della Chiesa ma questo non deve essere considerato un traguardo, bensì una nuova Tappa.

Già, i ragazzi sono stati accompagnati per quattro anni e sono arrivati… alla linea di partenza!

Proprio così, ora per i ragazzi, che sono “cristiani adulti”, è giunto il momento di partire, di imbarcarsi, di iniziare il meraviglioso percorso chiamato “vita”.

I ragazzi sono pieni di belle qualità, di sogni e del desiderio di essere felici e noi adulti dobbiamo sempre aiutarli a vedere tutto questo bello che c’è in loro. Dio dimostra di avere fiducia nei giovani (pensiamo per esempio a Maria, giovanissima ragazza scelta per diventare la madre di Gesù).

Devono intraprendere il cammino della vita partendo dal loro bel cuore e da tutti i doni che hanno ricevuto fin dalla nascita. I sette doni dello Spirito Santo li hanno loro e li abbiamo tutti, ma non li usiamo, non li vediamo. Partendo dal bello che sono i ragazzi e ricordando di stare sempre vicini a Gesù, ascoltando la sua Parola, potranno realizzare un progetto grande nella loro vita, potranno essere felici. 

Non mancheranno le fatiche ma, affrontandole con Gesù, saranno più leggere. 

Magari qualcuno vi prenderà in giro perché siete cristiani, ma non dovete lasciarvi abbattere! Siete più furbi degli altri perché siete vicini al Creatore di tutto e di tutti e soprattutto siete vicini ad un Dio che vi ama in modo smisurato da dare la vita per voi.

Per il giorno della Cresima cosa dire? Solo grazie, grazie ai nostri sacerdoti, al gruppo di canto, a chi ha preparato la chiesa, alle famiglie e ai meravigliosi ragazzi che hanno arricchito la vita delle catechiste.

Una benedizione speciale per i ragazzi affinché lo Spirito Santo li aiuti a portare nel mondo il “profumo” di Cristo e del Vangelo.

Grazie di cuore a tutti e…  proseguiamo il nostro cammino di fede!

Silvia Cardani









giovedì 15 ottobre 2020

SENZA INDUGIO: REDDITIO SYMBOLI 2020

Scavare in noi stessi, interrogarci, cercare di comprenderci; a questo ci ha portato la stesura della regola di vita.

Sabato 3 ottobre, il nostro gruppo diciottenni e giovani si è recato in Duomo; qui, con altri ragazzi della diocesi, abbiamo potuto consegnare la nostra regola di vita, una lettera indirizzata a monsignor Delpini, frutto di un lungo percorso durato un anno, guidato dal don e dai nostri preziosi educatori.

Può essere interpretata come un “lettera promemoria”, racchiude ciò che siamo e ciò che vogliamo essere, i nostri obbiettivi per il futuro intorno a tre pilastri fondamentali: condivisione, preghiera e testimonianza.

Ci ha dato la possibilità di soffermarci su ciò che realmente abbiamo, sulle piccole cose che molto spesso non cogliamo perché travolti dalla nostra vita frenetica; ci ha permesso di realizzare quanto siamo stati fortunati ad avere al nostro fianco dei veri e propri testimoni di fede che ci accompagnano sul nostro cammino, ma anche di capire quanto noi a nostra volta siamo dei testimoni fondamentali per i nostri coetanei, spesso molto lontani da questo mondo. Come ci ha ripetuto anche l’arcivescovo Mario Delpini, abbiamo un ruolo fondamentale all’interno della società.

È stato un anno complicato, ricco di momenti bui e incertezze, per alcuni più che per altri altri. Proprio per questo, penso sia da lodare il coraggio di chi ha scelto di consegnare la regola di vita in un momento tanto particolare, in cui alcuni pilastri probabilmente sono venuti a mancare, ma la perseveranza, la fede, e l’ascolto di noi stessi hanno prevalso sulla negatività, portando ad un momento di estrema gioia e realizzazione.

Personalmente sento questo momento come un punto di arrivo, ma allo stesso tempo come un punto di partenza. Stiamo entrando a tutti gli effetti nel mondo degli adulti e la consegna della regola di vita ci aiuta a comprendere quanto la fede faccia parte di noi. Tra i mille impegni che la vita ci propone (università, lavoro, sport)  c’è spazio anche per Dio, e noi in questo modo ne siamo e ne dobbiamo essere più consapevoli che mai.

Ci saranno momenti bui e di difficoltà, momenti lucenti e ricchi di gioia: ci dovremo sempre ricordare della nostra regola, dei nostri punti di riferimento. Ciò sicuramente ci permetterà di sentirci più forti e meno vulnerabili, con la consapevolezza di non essere mai soli.

Elisa Agostini




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