lunedì 30 luglio 2012

Un buonissimo inizio

Dopo i bambini e i ragazzi, è arrivato il tempo della vacanza dei giovani. Il ritrovo è alle 6.55 per quasi tutti nella cappella delle suore di Casa Sant'Angelo. Anche se faticoso, non possiamo pensare migliore inizio che non quello di affidare questi giorni a Colui che crea comunione ed è fondamento di ogni amicizia. Come i discepoli di allora, anche noi chiediamo al Signore Gesù "insegnaci a pregare" perché vogliamo imparare a credere che la preghiera non è tutto ma che tutto passa attraverso la preghiera. Ultimi preparativi e con qualche minuto di ritardo (come al solito!) iniziamo il nostro viaggio! Neanche il tempo di scaldare il motore: prima sosta a Besnate per la colazione e poi direzione Firenze. I nostri autisti sopportano un'ora di coda in tangenziale mentre la maggior parte dei passeggeri dorme. Qualche difficoltà nel trovare parcheggio e ci troviamo nella piazza di Santa Maria Novella. Consumiamo il pranzo al sacco come dei barboni ma non ci facciamo mancare niente, neanche mezzo chilo di pasta fredda.
Il gruppo si divide tra coloro che scelgono di andare a visitare il Duomo e il Battistero e quelli che entrano nella chiesa domenicana. Anche se il tempo che dedichiamo alla visita della città è breve, ne rimaniamo affascinati. Chi la visita per la prima volta ha già intenzione di ritornarvi. Decidiamo di fermarci a San Miniato al Monte: dalla piazza della chiesa si ha una stupenda vista panoramica della città. Qualche foto di rito, una breve visita dell'importante basilica e riprendiamo il viaggio. Dopo circa un'ora arriviamo a Monteriggioni, una città castello a pochi chilometri da Siena. La suggestiva fortificazione, l'ampia piazza, i racconti che fondono storia e leggenda, il pozzo che le custodisce e la sensazione di pace e di tranquillità che inonda l'antico borgo ci parlano di una bellezza da scoprire e ci fanno guardare i prossimi giorni con grande curiosità. Ripartiamo dunque, don Sergio ci aspetta: Castelmuzio è vicina! Un piccolo disguido - le strade di notte da queste parti sono tutte uguali - ci impedisce di arrivare insieme a destinazione. Ci rincorriamo per un'oretta. Gli amici del pulmino hanno l'opportunità di vedere cerbiatti, di scattare foto mentre don Roberto disperatamente cerca il modo di incontrarli. Finalmente arriviamo nel piccolo borgo. Don Sergio ha incaricato Rossana, figlia della mitica Angiolina, ad accoglierci e a mostrarci gli ambienti che saranno la nostra casa. Rimaniamo colpiti dall'accoglienza. Le stanze sono ricavate nei locali della casa canonica: non ci manca nulla. Nel frattempo l'ora si è fatta tarda e abbiamo tanta fame. Finalmente troviamo un ristorante (il Botteghino) dove all'alba delle 22.10 riusciamo a ottenere di mangiare un'attesissima pizza. Il merito comunque é di Chiara e Carlotta che, nel cuore della notte, si sono introdotte nel cortile di una casa e dopo lo stupore, l'incredulità e il timore hanno ottenuto le preziose indicazioni. I pochi chilometri dal ristorante alla nostra "casa" appaiono lunghissimi, tanta è la stanchezza. Però questo non ci impedisce di trovare il tempo per ringraziare il Signore per questa splendida giornata.

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