venerdì 30 dicembre 2011

Oltre il muro

La stanchezza inizia a farsi sentire ma noi con coraggio siamo pronti per iniziare una nuova giornata.
I mazharanesi, passata una buona notte, si gustano la lauta colazione che la loro "mamma" tedesca prepara. Prima di uscire per andare alla preghiera, Filippo si accorge che il suo sacchetto di sopravvivenza contenente prosciutto e formaggio è caduto in giardino durante la notte. Ops! Come recuperarlo? Ci penserà al ritorno. Il momento di preghiera, ben curato da Elia, un animatore di Treviso che stupisce con la sua bellissima voce, oggi è nella Chiesa Cattolica. Invece dello scambio nei piccoli gruppi, è data loro la possibilità di visitare la "Casa don Bosco" e ascoltare la testimonianza di un'educatrice. La casa accoglie ragazzi dai 14 ai 25 anni con difficoltà e li aiuta nella loro formazione professionale, offrendo la possibilità di conseguire il diploma di fine studi per agevolarli nella ricerca del lavoro. Dopo aver visitato gli spazi, il gruppo si incammina verso la Fiera dove ha appuntamento con gli altri 5.
I rudowesi dopo una notte confortevole iniziano a familiarizzare con gli spagnoli che condividono l'alloggio. In particolare con il simpaticissimo sacerdote cattolico padre Ivan, di origine colombiana, ma ora al servizio di una piccola comunità vicino a Barcellona. Consumata la frugale colazione inizia il servizio di lavapiatti, così rapidamente arriva il tempo della preghiera comune che è stata preparata nella chiesa evangelica. La suddivisione nei gruppi avviene in un kindergarten. Il tempo per lo scambio è poco ma gli interventi sono sempre di un buon livello. Si riparte per raggiungere la Fiera e i 5 si immergono nel grande fiume dei pellegrini che raggiungono i padiglioni dove si consumano i pasti. I due gruppi si incontrano e si raccontano le esperienze. Potete immaginare il disappunto di don Roberto, Mauro e Silvia (!), quando scoprono che Paolo e gli altri ragazzi hanno avuto come "camomilla" una buonissima birra locale, mentre loro si sono dovuti accontentare del the.
La preghiera delle 13.15 ci parla di Gesù come lievito della pasta che è la famiglia umana.
Terminata la preghiera inizia il pomeriggio "turistico". Silvia ci fa da guida e ci porta a visitare (da fuori) il palazzo del Reichstag sede del parlamento tedesco (Bundestag); il Bundeskanzleramt "casa" dell'attuale Cancelliere Angela Merkel. Arriviamo poi alla Porta di Brandeburgo che non possiamo ammirare completamente a motivo dei preparativi della Notte di San Silvestro. Incrociamo la "linea del famoso Muro" e ci rechiamo all'Holocaust - Mahnmal, monumento delle vittime ebree in Europa ad opera del Nazismo. Ci dirigiamo poi a Potsdamer Platz: qui possiamo vedere alcune lastre del Muro e il Sony Center una delle tre costruzioni della Piazza e sicuramente quella dall'impatto visivo più impressionante.
Poiché siamo congelati decidiamo di andare in Fiera per la cena. Le stazioni sono affollate ma l'impressione è che la situazione sia sempre sotto controllo. Arriviamo per tempo, e per questo possiamo visitare il book shop ( cd, libri, dvd, oggetti) allestito in uno dei padiglioni. Il menù della sera prevede degli "ottimi" ravioli che in gran parte finiscono nella raccolta dell'umido. Chiara inonda di sugo un giovane rubbish (incaricato della raccolta dei rifiuti) e Paolo.
Questa sera alla preghiera ci sono moltissimi giovani. Nel nostro padiglione (2.2) ci sono le autorità e anche frère Alois. Intuiamo che sarà una sera speciale.
Durante la meditazione il Priore legge il bellissimo messaggio del segretario delle Nazioni Unite Ban_Ki-Moon: "Sono particolarmente felice di constatare che voi ponete la vostra attenzione sulla ricerca di nuove forme di solidarietà.Vi riunite in un momento di grande cambiamento e di grande sfida. Ma ricordatevi, ve ne prego, che essere collegati non è la stessa cosa che essere uniti. Essere collegati dipende dalla tecnologia, essere uniti dipende dalla solidarietà". Vengono poi annunciate le prossime tappe del Pellegrinaggio di Fiducia sulla Terra: Ginevra marzo 2012, Kigali (Ruanda) novembre 2012, Istanbul gennaio 2013. Ma più atteso di tutti è l'annuncio della città che ospiterà il prossimo meeting di capodanno. Un'esplosione di gioia ed entusiasmo inonda la grande sala quando frère Alois annuncia che la meta sarà nel Sud dell'Europa: ROMA.
Desideriamo concludere questa intensa giornata con una buona birra. Troviamo anche il locale adatto ma non possiamo entrare perché ci sono già molte persone. Un pizzico di delusione e l'urgenza di tornare in fretta a casa. Mentre camminiamo per le strade poco illuminate della città il pensiero, come del resto spesso in questi giorni, va ai nostri amici che vorremmo tanto fossero qui con noi. Pensiamo anche a come in pochi anni questa città sia cambiata. Come vorremmo tornare a casa anche noi un po' cambiati.
A presto!

1 commento:

  1. Ragazzi...tutte queste belle fotine con quei fantastici sacchetti ci avete fatto venire una voglia di unirci a voi che non avete un'idea!!! Questa è una promessa: a ROMA vi aiuteremo volentieri a finire tutte le scorte di cibo!!!! Buon Anno e buon rientro in quel di sesto!!! M&M ;-)

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