Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Marianna, tanti auguri a te! Se non avete capito, è il compleanno di Marianna e il primo regalo che riceve è una stupendissima e meravigliosissima maglia della Juventus.
Ci prepariamo per andare a Santa Maria degli Angeli; lì alle 10.00 celebreremo la Santa Messa nella Cappella del Pianto. Alla porta della chiesa incontriamo don Davide Mobiglia e don Gabriele Ferrario che, con quattro giovani di Cerro Maggiore e San Vittore Olona, sono reduci dall'impegnativo cammino di Francesco nel reatino. La maestosa basilica al suo interno custodisce il tesoro della Porziuncola, piccola chiesa ricostruita da Francesco dopo la cacciata da Rivotorto. Il piccolo edificio è il luogo dove Francesco ha accolto Santa Chiara e dove ha chiesto di essere portato nel momento della sua morte. Don Roberto ci invita a trovare qualche minuto per stare in silenzio all'interno della Porziuncola. Ci rechiamo poi alla Cappella del Transito, memoria del luogo in cui sulla nuda terra fu deposto il Santo morente: era la sera del 3 ottobre 1226, da allora questo luogo è meta incessante di pellegrinaggi. Lasciata la chiesa, andiamo verso il luogo della celebrazione. Incontriamo lo spazio dedicato alla memoria delle tortorelle di Francesco. Celebriamo nella piccola cappella la memoria di San Lorenzo. Durante l'omelia don Roberto ci invita a tenere nel cuore la preghiera del primo incontro "Signore, cosa vuoi tu che io faccia?", a costruire la propria vita all'interno dell'esperienza della chiesa e a scegliere di servire il Signore Gesù come Francesco e Lorenzo nella cura dei poveri, dei più deboli. Salutiamo i nostri amici e passiamo dalla cappella del Roseto, luogo che ci ricorda come Francesco sia stato un uomo costantemente proteso verso Dio e per questo costantemente tentato dall'Avversario. Facciamo sosta poi al fornitissimo bookshop dove troviamo rosari, braccialetti e pergamene. Nel reparto della "farmacia francescana" troviamo liquori (vi consigliamo quello alla liquirizia) e preparati per la puzza dei piedi: vi garantiamo che dopo una settimana nella camera dei maschi ce n'è assolutamente bisogno e qualcuno lo sa bene... Vero "pompiere"?
È già mezzogiorno quando partiamo per Foligno. Non abbiamo voglia di mangiare ancora panini, per questo andiamo all'Emporio del gusto dove mangiamo un buon panino (!!!), accompagnati però da ottima musica e ottima birra. Stancamente ci aggiriamo per la cittadina; visitiamo il duomo dove è sepolto San Feliciano, patrono della città e dove è custodita un'opera straordinaria di lavorazione con la tecnica del merletto. Visitiamo anche la chiesa dove è custodita la memoria della beata Angela di Foligno. La stanchezza inizia a farsi sentire, così prendiamo le auto e ci dirigiamo verso la meta di questo giorno: Montefalco. Vi domanderete perché, ancora un attimo. Sì, perché nel frattempo ci raggiunge il nostro amico Emmanuele. Dovete sapere che pur avendo i cellulari quasi satellitari, riusciamo a perdere il messaggio con il quale il nostro amico ci avvisa che arriverà a Foligno alle 18.55. Così don Roberto, appena arrivato a Montefalco, riparte per Foligno per recuperare il viaggiatore partito dalla Basilicata dopo una vacanza vissuta con i suoi genitori. Quando il gruppo si ricompatta nella piazza della graziosa cittadina, programmiamo la serata: cena, spettacolo di danza (come siamo acculturati!) e soprattutto degustazione del vino principe di questa terra, il Sagrantino. Perché, in realtà, noi siamo venuti fino a qui proprio per questo, "calici di stelle" ci aspettano in questa notte di San Lorenzo. Mangiamo al Federico II, fuori al freddo. Mauro, pensate, ordina la polenta per scaldarsi. Intanto, la piazza va riempiendosi perché in programma c'è uno spettacolo di ballerini e acrobati, tra loro il famoso Francesco Mariottini di Amici. Poco defilato il banchetto dove compaiono numerose bottiglie di vino. Acquistato un piccolo calice, sarà poi possibile bere ad libitum, improvvisandoci novelli somelier. La frizzante serata si scalda con musiche, danze e vino delle migliori cantine della zona. Alla pesca di beneficenza scopriamo che quella che organizziamo noi è meglio! I premi che vinciamo sono fondi di magazzino kich e démodé.
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